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144 - I tre Amedeo Peyron

144 - I tre Amedeo Peyron

“Il Comm. Ing. Arch. Amedeo Peyron (Vercelli 21-1-1821 – Cavour 28-9-1903)scrive il pronipote prof. Ettore Peyron - allievo e collaboratore del matematico Plana, fu ingegnere di fama europea e consulente di Camillo Cavour nelle grandi opere pubbliche da lui attuate.  
Progettò e costruì ferrovie quale la Torino–Savona (l’intestazione di una galleria ne ricorda il nome, come pure altra sulla Torino-Modane), la Torino-Susa, la Torino-Ivrea, la Torino-Ceres, la Bussoleno-Modane; fu consulente per il traforo del Frejus ed il Canale Cavour, e dello stesso marchese De Lesseps per il Canale di Suez.
In soli tre mesi dall’ottobre 1860 al gennaio 1861 progettò e costruì in legno, ferro e vetro, con ideazione molto innovativa all’epoca, l’Aula provvisoria del primo Parlamento Italiano nel cortile di Palazzo Carignano, ove si svolse la prima storica seduta del 18/02/1861 e fu proclamato Vittorio Emanuele Re d’Italia il 14/03/1861.
Dopo il 1870 il Governo in carica richiese all’ingegnere di costruire in muratura nel cortile di Palazzo Montecitorio in Roma nuova Capitale d’Italia, analoga aula parlamentare. Egli designò quindi il suo giovane collaboratore l’ing. Paolo Comotto il quale diresse la costruzione dell’opera utilizzando tutti i disegni del progetto del Peyron ed i cartoni di tutte le parti in formato naturale, per cui il Parlamento di Roma risultò identico a quello di Torino anche nei minimi particolari. 
L’Aula di Torino venne quindi smantellata ed asportato tutto il materiale utilizzabile in Roma, tranne gli stemmi delle Province italiane dipinti su tela dal pittore Serena che vennero posti nell’Aula del Parlamento Subalpino. Una lapide nell’androne della parte nuova del palazzo Carignano ricorda l’opera rimossa dopo il trasferimento della capitale.
Progettò e costruì il porto di Catania ed una Chiesa in Nizza marittima.
Egli fu fondatore e Presidente della Società degli Ingegneri. Fu, con il figlio ing. Prospero, l’ingegnere di fiducia di Don Giovanni Bosco. 
Fu consigliere comunale di Torino dal 1860 al 1900 e Assessore ai Lavori Pubblici per moltissimi anni. Fu pure per  molti anni consigliere comunale di Cavour con il fratello Bernardino (1818-1903), professore di Lettere all’Università di Torino, bibliotecario della Nazionale e Vicepresidente della Accademia delle Scienze.  
Nel 1862 su commissione del Vicario di Cavour Mons. Vignolo progettò e costruì il campanile e ristrutturò la Parrocchia di Cavour con il bel soffitto a cassettoni simile a quelli delle Basiliche di S. Lorenzo e Santa Maria Maggiore in Roma.
Sposato con la nobile Rosalia Corsi di Bosnasco ebbe 8 figli: ing. Prospero, Teresa in Pulciano, dott. Filippo, ing. Giuseppe, canonico Zaverio, Maria in Vassallo di Castiglione, Carolina in Buffa di Perrero, ing. Emanuele.”  
A Cavour, a metà 800, aveva acquistato la proprietà che da allora diventerà l’amatissima dimora “VILLA PEYRON”, ancora oggi proprietà della famiglia.

L’abate Amedeo Peyron (1785-18710), lo zio.
Filologo, egittologo, professore emerito di lingue orientali all’Università di Torino di cui fu anche rettore e teologo collegiato, fu assessore e consigliere del Comune di Torino. Ebbe diverse cariche e titoli: nelle scuole primarie e secondarie, nel Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, nella Giunta di antichità e belle arti, nell’Accademia delle Scienze e nella Deputazione di Storia Patria di Torino. Autore di importanti pubblicazioni, fu anche senatore del Regno e ricevette diverse onorificenze fra cui quella di Cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro e di Cavaliere della Legion d’Onore (Francia).
La sua preziosa biblioteca con antichi papiri egizi, custodita per circa un secolo a Cavour nella villa di famiglia, fu donata dagli eredi alla Biblioteca Nazionale di Torino.
E’ ricordato con un busto al Museo Egizio del Cairo.           

L’avv. Amedeo Peyron (1903-1965), il nipote.  
Fra l’altro, “Gentiluomo d’Onore” per circa 20 anni del Cardinale Maurilio Fossati, fu in seguito sindaco di Torino dal 1951 al 1962, ideando (avviando e, in molti casi, portando a compimento) alcune opere pubbliche che caratterizzano ancora oggi la Città. Sotto la sua guida Torino ricevette la spinta che la portò ad essere attrattiva di investimenti, di nuovi insediamenti industriali e di opportunità commerciali. Presidente  della Comunità Europea di Credito Comunale (CECC), fu anche Presidente del Consiglio dei Comuni d’Europa (CCE) e della Conferenza Europea dei Poteri Locali insieme con il sindaco di MARSIGLIA, Chaban Delmasse. In occasione del 1° centenario dell’Unità d’Italia fu Direttore delle Celebrazioni ITALIA ’61. A Cavour, dove visse e dove gli è stata dedicata una via, fu presente, nel 1964, all’inaugurazione dei restauri dell’Abbazia di S. Maria di cui aveva già curato un opuscolo storico. Fu anche presente alla benedizione e all’intronizzazione della Statura della Madonna sulla Rocca il 18 settembre del 1955.


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