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Annata frutticola 2022

COMPRENSORIO FRUTTICOLO DEL CAVOURESE - PINEROLESE

Superfici

Le superfici investite a frutteto sono all’incirca Ha 2.400 dei quali:

Ha 1050 a melo, Ha 650 ad actinidia Ha 150 a pesco, Ha 350 a pero  ed i restanti 200 Ha suddivisi in altre specie minori.

 

Composizione del comparto varietale per singola specie:

MELO:  12 % da Golden Delicious (Clone B, Smoothee, PinkGold), 3 % da Red Delicious (Red Chief, Super Chief, Jèromine), 60 % dal Gruppo Gala, Jonagold, Jonagored, Fuji, 5 % Renette, Runsè, Imperatore, Grigia di Torriana; 25% Goldrush, Golden Orange, Crimson Crisp, Dalinette, Florina, Fujon, Opal, Inored Story queste ultimectutte ticchiolatura resistenti. Inoltre si stanno facendo spazio alcune nuove varietà a Club, le più rappresentative per il momento sono Ambrosia, Crimson snow  e Tessa.

PESCO: le superfici a pescheto sono rappresentate per il 40 % da varietà a pasta gialla quali:  Royal Glory,Vista Rich, Summer Rich, Rome Star, Zee Lady, Summer Lady, Roberta; per il 50 % da Nettarine come: Big Top, Gea, Amiga, Alitop, Venus, Orion, ecc… per il restante 10 % da varietà a polpa bianca tipo: Alipersiè,  Alirosada, Magique, Michelini.

PERO: le superfici a pero sono costituite per il 45% da Abate Fetel, per il 35% da William, per il 10 % da Kaiser per il restante 10 % da varietà di interesse minore come Conference, Decana del comizio, Precoce Morettini, Cedrata Romana, Carmen o da vecchie varietà locali tipo i Martin Sec, Martin del Bosu, Martin dla Sala;

ACTINIDIA: rappresentata quasi esclusivamente dalla varietà Hayward e da qualche impianto di Top Star e Soreli a polpa gialla e dalla rustica Arguta.

Non contemplata nelle superfici indicate troviamo 220 Ha suddivisi fra le seguenti specie: albicocco, susino, ciliegio, kaki, mirtillo gigante, ecc…

Sulla totalità delle aziende, all’incirca 150, viene applicata la lotta integrata; mentre sono oltre 35 le aziende che adottano il metodo della produzione biologica ricoprendo una superficie pari al 25% dell’intera SAU frutticola.

Le aziende vengono indirizzate nella scelta varietale, nella gestione del suolo con piani di concimazione, particolare attenzione viene rivolta alla potatura con aggiornamenti in campo durante il periodo invernale..

La difesa antiparassitaria viene coordinata con bollettini periodici, che tengono conto dei dati meteorologici forniti dalle stazioni Agro-meteo presenti in zona, dai modelli matematici per le principali malattie fungine e per i più importanti parassiti, dalle trappole a feromoni per il monitoraggio dei principali fitofagi, dai campionamenti in campo e dall’evoluzione fenologica delle diverse specie frutticole.

Su una superficie di circa 1000 Ha coltivati a melo, pero e pesco vengono collaudate tecniche di difesa biologica ai principali insetti carpofagi, si tratta della confusione sessuale, con questo metodo si può abbattere dell’80 % l’uso degli insetticidi. Le tecniche di difesa sopra citate, mirano all’ottenimento di produzioni a basso impatto ambientale con residui finali non rilevabili a Residuo Zero o al di sotto del 30 % del R.M.A. (Residuo Massimo Ammesso).

Continua l’attività di controllo, con l’analisi residui dei frutti al momento della raccolta, condizione indispensabile per una merce che vuole garantire salubrità  e sicurezza ai consumatori.

ANNATA 2022:

La campagna produttiva 2022, si caratterizza per una produzione medio alta per tutte le specie frutticole dell'area CIFOP.

L’annata 2022 caratterizzata da un inverno asciutto e non particolarmente freddo, con una primavera poco piovosa, seguita da un’estate rovente con temperature al di sopra della media storica,  ha messo a dura prova tutte le piante con stress idrici che in alcuni casi hanno determinato danni sulla produzione. Innumerevoli gli apporti irrigui, pur con scarsità di acqua a disposizione hanno sopperito alle esigenze delle diverse colture nei momenti più critici, quali la fioritura, l’allegagione dei frutticini e la maturazione. Le temperature elevate e prolungate dei mesi estivi, hanno determinato arresti di crescita dei frutti, che si sono manifestati con riduzione delle pezzature e delle produzioni per ettaro. Alcune abbondanti precipitazioni piovose della prima metà di agosto, hanno concentrato la maturazione delle mele estive del gruppo Gala, l’improvvisa disponibilità idrica per la pianta ha aumentato le spaccature della polpa dei frutti, con danni in alcuni frutteti anche superiori al 40%. 

I parametri qualitativi sono buoni per quanto riguarda, tenore zuccherino e acidità, garantendo  un’ottima serbevolezza dei frutti.

Per quanto riguarda le patologie fungine, il periodo asciutto e caldo non ha favorito la loro proliferazione.

Anche i parassiti animali carpofagi, in particolar modo la carpocapsa e la cidia ,  non hanno causato danni ai frutti, nei frutteti condotti con il metodo biologico il loro controllo è stato soddisfacente.

Per le malattie causate dai nuovi fitofagi , si segnala un forte aumento dei danni tardivi sui frutti di pesco-pero e melo, da parte della Cimice asiatica, per il momento ancora poco controllata dal suo limitatore naturale “Trissolcus japonicum”, pur se la lotta biologica sul nostro territorio sia ormai giunta al terzo anno di applicazione, i risultati di contenimento naturale sono ancora scarsi, mentre il danno, malgrado i trattamenti, diventa economicamente insopportabile per le aziende frutticole.

Prosegue in alcuni impianti di actinidia la manifestazione chiamata moria, con piante che disseccano nella parte aerea e marciscono nell’apparato radicale, al momento non sono ancora certe le cause di questo fenomeno.

Nel complesso, l’annata si presenta buona sotto il profilo produttivo per quasi tutte le specie. Particolarmente problematica la commercializzazione di tutte le mele, con prezzi all’ingrosso al di sotto del costo di produzione, alcuni frutteti non verranno raccolti, oltre ai prezzi scarsi anche la manodopera stenta a soddisfare la richiesta. La congiuntura economica negativa  che sta interessando l’intera economia, si sta riversando sul produttore primario e sul consumatore finale, al primo non si remunerano i costi di produzione, aumentati di un 40%, al secondo, con un potere di acquisto  sempre minore, il prezzo al consumo lievitato rende più  difficile  l’approvvigionamento dell’ortofrutta.                

IL   TECNICO  FRUTTICOLO


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