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A Cordoba, in Argentina, una collina chiamata "Superga" creata da un figlio di emigrati cavouresi

Da “Storie di migrazioni” edito dalla Regione Piemonte, nel 2004, con gli elaborati degli studenti vincitori dell’omonimo concorso (e qui vogliamo ricordare anche la Classe III B della nostra Scuola Media Statale “G. Giolitti”), si rileva che l’emigrazione italiana, dal 1876 al 1925, fu di circa 16.500.000 individui. Di questi, 2.000.000 approdarono sulle coste dell’Argentina e circa 450.000 erano piemontesi.
Gli anni di maggiore affluenza verso questa nazione furono quelli compresi fra il 1860 e l’inizio della Grande Guerra, con un arresto significativo nel periodo del fascismo (ostile alla mobilità migratoria), una piena ripresa negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto, e un arresto definitivo alla fine degli anni sessanta, con il miglioramento delle condizioni economiche italiane.
Julio Salusso era figlio di emigranti originari di Cavour: il nonno Giuseppe fu tra gli operai che costruirono la ferrovia Vaitichina che scavalca il confine per arrivare in Bolivia, e suo padre Pedro, lucidando scarpe e stivali per quattro centesimi di pesos, arrivò ad essere anche presidente del Banco Argentino nella Provincia di Cordoba.
Julio, classe 1913, fu il solo ad essere inviato dalla famiglia in Italia dove frequentò le elementari alla scuola cavourese del maestro Giacomo Serassio.
Ritornato a Buenos Aires, sviluppò una intensa attività imprenditoriale e commerciale, diventando anche senatore nel 1948 e poi deputato alla Costituente Nazionale. Fu definito “il più argentino degli italiani e il più italiano degli argentini”.
Caduto Péron, lasciò la politica per dedicarsi più intensamente al sociale: fu radio speaker della Radio Piemontese di Cordoba, fondatore di numerosi circoli politici e culturali. Nel 1965 diede vita all’Associazione Piemontese e fondò la Federazione Piemontese dell’Argentina.
Per la sede di Cordoba, comperò 11 ettari di terra su una collinetta che battezzò “SUPERGA”: lì hanno sede tutte le associazioni italiane della circoscrizione consolare che comprende sette province intorno a Cordoba.
Il Cavalier Julio Salusso, provato anche dalla tragica perdita di un figlio, tornò in Piemonte l’ultima volta nel 1990, per l’assegnazione del Premio Internazionale “Piemontesi nel Mondo” nel settore “Encargos Publicos de prestigio y iniciativas sociales, filantropicas y deportivas”.
Un giornale argentino definì questo premio un giusto riconoscimento “…
para una vida dedicada a la esaltacion del rol de la tierra piamontesa de la qual el trae sus propias raices familiares”.
A Cavour, nel 1979, fu presente all’inaugurazione del monumento all’Alpino in rappresentanza dei Gruppi Alpini della Provincia di Cordoba e, nel 1986, gli è stata concessa la Cittadinanza Onoraria.


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