Da Vizentini, cento anni fa, la salma di Carlo Buffa di Perrero M.O.V.M., veniva trasportata a Cavour

Caduto sul  Carso nel 1916, durante la Prima Guerra Mondiale, il Ten. Col. Carlo Buffa di Perrero (vedere anche la “curiosità” n. 134) fu sepolto nel cimitero militare di Vizentini, nel vallone di Doberdò, dove rimase fino al 20 febbraio 1922, quando, come si legge nei cenni biografici che lo riguardano “…la sua salma viene trasportata in un’apoteosi gloriosa alla tomba di famiglia, con solenni onoranze funebri al passaggio del feretro avvolto nel tricolore regio, sull’affuso di cannone, a Gorizia e a Torino. In tale occasione, S.A.R. il Duca d’Aosta, condottiero della invitta Terza Armata di cui faceva parte il Caduto, così si esprimeva alla vedova (la nobile Claudine Enrica Carola Daria Maria Chionio, ndr): “Nell’austero rito solenne di compianto e di gloria, inchinomi riverente davanti alla salma del mio eroico compagno d’armi, onorando in lui con fraterno amore l’esempio sublime d’italiche virtù e lo strenuo campione della mia Terza Armata. Emanuele Filiberto di Savoia”.
Mentre nel 1966 un grandioso raduno interregionale dell’Associazione Nazionale Alpini ha portato a Cavour tremila Penne Nere e, nel 2016, è stata organizzata la mostra con annullo filatelico “IL COL. CARLO BUFFA di PERRERO E LA GRANDE GUERRA” (rispettivamente per il Cinquantenario e il Centenario della sua morte), è notizia dell’ultima ora che il 17 settembre scorso è stato inaugurato il recente restauro e la riapertura al pubblico del rifugio sul Monte Cristallo a lui intitolato: presente, fra gli altri, il nipote Carlo Alfonso Buffa di Perrero che, a nome degli Alpini di Cavour, ha consegnato materiale riguardante la vita del nonno, materiale che è stato presentato nel municipio di Cortina con una commemorazione ufficiale alla presenza del Presidente Nazionale ANA.